TERAMO – Non vuole farsi trascinare nel vortice delle polemiche, la Governance della Teramo Ambiente, per evitare pericolose ripercussioni sul personale e sul futuro della società partecipata, soprattutto in un momento delicato come quello che sta attraversando. L’amministratore delegato Pietro Pelagatti ha voluto incontrare i dipendenti per "parlare a cuore aperto" e la sua, a sentire i commenti, è stata iniziativa apprezzata. Pelagatti si è confrontato con i dipendenti dell’igiene urbana e dei servizi cimiteriali in mattinata a Carapollo, e nel pomeriggio, nella sede di via Delfico, con gli amministrativi. Non ha nascosto i problemi che attanagliano la società, "le evidenti difficoltà finanziarie ed una pesante ‘eredità’ di pregresse gestioni", e ha spiegato i passaggi gestionali che hanno portato nel corso degli ultimi anni, a una riduzione dei costi, con risparmi importanti, "garantendo, seppur con difficoltà, sempre con estrema puntualità il pagamento degli stipendi ai dipendenti". Non ha potuto evitare di affrontare il tema del mese, ovvero quei tagli al Pef 2019 e al conguaglio 2018 operati dal Comune, che hanno rischiato di far passare in secondo piano la notizia di un’asta aperta per l’acquisto delle quote private della TeAm, così come non ha potuto nascondere quanto questo rischia di incidere sui ricavi dell’azienda: "È chiaro che questo atteggiamento del Comune di Teramo, su partite pregresse e future, mette a rischio la tranquillità dei dipendenti, perché abbattimenti economicamente importanti sui ricavi della Società, potrebbero potenzialmente costringere la stessa ad aprire procedure tese all’abbattimento dei costi fissi. A tale situazione, riferita ad una gestione corrente, si aggiunge l’annosa questione della cristallizzazione delle posizioni creditorie pregresse con il Comune di Teramo". Come non può sottrarsi un amministratore, tra l’altro non in carica quando queste poste di bilancio sono state create, al dovere di “perseguire tutte le strade percorribili, previste e dovute per legge, per il riconoscimento di tali crediti da parte dell’Ente?". Ecco perchè, dopo aver ricostruito tutte le posizioni creditorie risalenti a più di un decennio fa, "non trovando un accordo ed un dialogo con il Comune di Teramo, la Società non ha potuto far altro che ricorrere all’arbitrato per il riconoscimento delle posizioni creditorie. Resta inteso – ha aggiunto Pelagatti – che il mancato riconoscimento delle stesse, presenti in tutti i bilanci TeAm degli ultimi anni, potrebbe, in assenza di iniziative da parte dei Soci, portare, ma non ce lo auguriamo, a gravissime conseguenze per la Società". Il futuro potrebbe imprimere una svolta all’asset Teramo Ambiente, come ha spiegato Pelagatti ai dipendenti: "Con un assetto societario stabile si potrà rivitalizzare l’azienda fornendo capitali freschi finalizzati ad investimenti e rilancio della Società, visto allo stato l’impossibilità da parte dell’attuale Socio privato, sotto curatela fallimentare, di adottare le misure necessarie per la ricapitalizzazione del capitale Sociale della Teramo Ambiente Spa". L’appello rivolto al personale è stato quello di fare squadra, tutti insieme: "E’ opportuno richiamare tutti alla massima tranquillità ed al perseguimento di un lavoro di squadra, fornendo, ognuno per la sua parte, massima collaborazione e disponibilità nella comprensione dell’attuale situazione aziendale, evitando sterili discussioni e contrapposizioni, cercando quindi di giungere all’imminente cambiamento Societario con uno spirito di consapevolezza e serenità. La Governance, in questa fase transitoria, cercherà di perseguire tutte le azioni necessarie per garantire puntualmente il pagamento degli stipendi ai dipendenti, ma affinchè ciò si verifichi è necessaria la collaborazione di tutti, ovvero di dipendenti, organizzazioni sindacali e soci".
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